13 gennaio 2021

Bridgerton: la serie tv più chiacchierata del momento



Dopo aver terminato "Il duca e io", "Il visconte che mi amava" e aver iniziato "La proposta di un gentiluomo", è arrivato il momento di davi il mio personalissimo giudizio sulla serie cult del momento: Bridgerton. 

Che voi amiate o meno le serie tv storiche, che sappiate cosa sia Shondaland oppure no, avrete sicuramente sentito parlare di Bridgerton. Uscita su Netflix il 25 dicembre, in pochi giorni è diventata una delle serie tv più viste di sempre, la più chiacchierata, e la più discussa. Ha diviso il pubblico, fatto insorgere polemiche e creato dei veri e propri schieramenti tra chi è a favore e chi è contro. 

Io sono in un terreno neutrale: non mi schiero ne da una parte ne dall' altra. Ho apprezzato determinate cose e altre meno. Proprio come succede con i libri.

Dopo averne sentito parlare fino alla sfinimento, dopo aver visto tantissimi articoli dedicati alla serie, agli attori, e dopo aver letto di numerose polemiche, ho preso il computer, mi sono collegata a Netflix e ho visto la prima puntata di Bridgerton, poi la seconda e così via fino ad arrivare all'ottava e ultima puntata. 

Non avendo letto i libri da cui è tratta e non conoscendoli minimamente prima del clamore della serie, non sapevo cosa aspettarmi. Mi sono trovata catapultata all'inizio del 1800, tra costumi esagerati, balli delle debuttanti e corteggiamenti al limite del ridicolo. In una cultura in cui le idee e gli obiettivi delle donne e degli uomini erano molto diversi rispetto a quelli di oggi. ( Per intenderci, io non sarei mai potuta ritrovare in Daphne, ma in Eloise sicuramente si). 

Più dei costumi, dei luoghi scelti per girare, dei segreti, quello che mi ha fatto letteralmente sciogliere sono stati alcuni dei dialoghi. Si, lo devo dire: non me li aspettavo. Immaginavo una storia d'amore con tutto quello che ne deriva, ma senza discorsi troppo profondi o emozionanti. Basta pensare che, per esempio, uno dei discorsi più belli  (il discorso di Simon alla regina) nei libri non esiste proprio quindi chapeau alla regista per l'ottimo lavoro che ha fatto. 

Le cose che proprio non sono riuscita a mandar giù, sono quelle legate alle usanze dell'epoca. Io trovo inconcepibile che le ragazze venissero mandate ad affrontare la prima notte di nozze senza sapere minimamente cosa le aspettasse. Vi immaginate se al posto di Simon, Daphne si fosse trovata spostata con un uomo più simile a Berbrook? Non credo che si sarebbe comportato da galantuomo e avrebbe semplicemente voluto quello che veniva considerato un "diritto" degli uomini: consumare il matrimonio. 

Ma, la cosa che mi ha dato più fastidio in assoluto è stato il comportamento indegno di Daphne nei confronti di Simon in una famosa notte di passione. Lei li, sapeva fin troppo bene cosa stesse facendo, ma soprattutto sapeva l'opinione del marito a riguardo. Quello è stato un vero e proprio tradimento, un comportamento ignobile che me l'ha fatta odiare con tutta me stessa. Ero certa che fosse una scelta della regista e invece no! Quindi immaginate la mia sorpresa e il mio sgomento quando anche nel libro Daphne fa lo stesso, se non peggio, essendo Simon ubriaco. 

Arriviamo alle conclusioni: posso dire senza alcun dubbio di aver passato delle ore piacevoli vedendo Bridgerton. E' una serie tv creata per farti rilassare e trascorrere qualche ora d'avanti al computer. Tutto il polverone mediatico che si è creato intorno... poteva essere tranquillamente evitato quindi, se non l'avete ancora vista, vi consiglio di farlo liberando la mente da tutte le cose che avete letto o sentito in giro. Guardatela, apprezzate i costumi, alcuni dialoghi e soprattutto....rifatevi gli occhi con  Regè-Jean Page 😉

A presto, con la recensione del libro "Il duca e io".

Angela

P.s: questo è solo il mio modestissimo parere. Non ho competenze o abilità per poter fare recensioni impegnative su serie tv o film e sinceramente neanche sui libri. Mi piace solo riportare le mie idee, le mie emozioni e condividerle con voi. 


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