Titolo: L'importanza di chiamarti amore
Autrice:Anna Premoli
Genere: Contemporary Romance
Editore: Newton Compton Editori
Data di uscita: 26 Maggio 2016
Formato ebook:4,99€
Cop. Rigida:9,90€
"L'amore non è mai una cosa semplice", "Ti prego lasciati odiare", "Come inciampare nel principe azzurro", sono solo alcuni dei romanzi che ti fanno pensare a lei: Anna Premoli.
Credo che sia una delle scrittrici italiane amate di più.. io l'ultimo libro che ho letto lo porto gelosamente dentro di me. E' un'autrice talmente brava che quando vedi un suo libro non esiti a compralo, perchè sai che sarà bello. Magari non eccezionale ma bello si.
La trama è intrigante al punto giusto, l'unica cosa che non mi piace e la copertina.. è come se gli mancasse qualcosa!
Trama
Giada sa bene di essere una ragazza dal carattere piuttosto difficile, quindi non si stupisce affatto di trovarsi in una fase della propria vita nella quale non va d’accordo quasi con nessuno: con il suo ragazzo storico la situazione è appesa a un filo e del rapporto con i suoi genitori… meglio non parlare. Ma Giada ha un obiettivo ben preciso: laurearsi con il massimo dei voti e il prima possibile. Il resto dei problemi può passare in secondo piano. Così credeva, almeno finché lo stage presso una prestigiosa società di consulenza di Milano non la mette di fronte a quello che per lei è sempre stato il prototipo dei ragazzi da evitare come la peste: Ariberto Castelli, fiero rappresentante del partito delle camicie su misura e dei pullover firmati. E tra loro c’è un precedente molto imbarazzante che potrebbe crearle qualche complicazione che non aveva assolutamente messo in conto...
Vincitrice del Premio BancarellaOltre 500.000 copie
Perché il destino le ha fatto incontrare di nuovo proprio lui? Il ragazzo che mai avrebbe voluto rivedere…
«Anna Premoli è capace di tuffare il genere del rosa nazionale in suggestioni internazionali e ben piantate nello spirito del nostro tempo.»La Repubblica
«Anna Premoli è uno spot vivente del self-publishing: dal web al Premio Bancarella con il suo romanzo d’esordio.» Vanity Fair
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