17 giugno 2018

"Uomini che restano" di Sara Rattaro, recensione


Buona domenica Readers!

Siamo oltre la metà di giugno e l'estate fa un po' i capricci. Abbiamo avuto più di 30 gradi fino alla settimana scorsa, ora siamo scesi di quasi 10 gradi. Il tempo non sarà dei migliori e allora mi consolo con delle belle letture. 

Oggi vi propongo la recensione di "Uomini che restano", un romanzo che non dovete assolutamente perdere! 


Trama

All'inizio non si accorgono nemmeno l'una dell'altra, ognuna rapita dal panorama di Genova, ognuna intenta a scrivere sul cielo limpido pensieri che dentro fanno troppo male. Fosca e Valeria si incontrano per caso nella loro città, sul tetto di un palazzo dove entrambe si sono rifugiate nel tentativo di sfuggire al senso di abbandono che a volte la vita ti consegna a sorpresa, senza chiederti se ti senti pronta. Fosca è scappata da Milano e dalla confessione scioccante con cui suo marito ha messo fine in un istante alla loro lunga storia, una verità che per anni ha taciuto a lei, a tutti, persino a se stesso. Valeria nasconde sotto un caschetto perfetto e un sorriso solare i segni di una malattia che sta affrontando senza il conforto dell'uomo che amava, perché lui non è disposto a condividere con lei anche la cattiva sorte. Quel vuoto le avvicina, ma a unirle più profondamente sarà ben presto un'amicizia vera, di quelle che ti fanno sentire a casa. Perché la stessa vita che senza preavviso ti strappa ciò a cui tieni, non esita a stupirti con tutto il buono che può nascondersi dietro una fine. Ti porta a perderti, per ritrovarti. Ti costringe a dire addio, per concederti una seconda possibilità. Ti libera da chi sa soltanto fuggire, per farti scoprire chi è disposto a tutto pur di restare al tuo fianco: affetti tenaci, nuovi amici e amici di sempre, amori che non fanno promesse a metà.

Recensione 


E' la prima volta che leggo un romanzo di Sara Rattaro. Ho visto la pubblicità di "Uomini che restano" un po' dappertutto. Recensioni positive ad ogni angolo e ho deciso che dovevo conoscere una nuova autrice. 



Sono rimasta folgorata dal suo stile narrativo. Semplice, ma profondo. Attuale e deciso. Due storie che si intrecciano con un unico filo conduttore: l'amore. 



"Siamo la parte infinitesimale di un pianeta, ma è proprio questo concetto di insieme in cui siamo coinvolti che diventa importante per capire chi siamo, perché il luogo in cui nasci determinerà sempre chi diventerai e sapere da dove vieni è l'unico modo per poterti ritrovare."



Fosca e Valeria si incontrano nel periodo più buio delle loro vite. Pensare che nel loro dolore riescano a creare un'amicizia, un rapporto, sembra impossibile. Eppure ci riescono e gettano le basi per un rapporto che andrà ben oltre le distanze, ben oltre il tempo. 


Fosca è stata appena lasciata da marito. In una maniera inaspettata e dolorosa. Tutte le certezze che ha costruito negli anni di matrimonio, cadono come un castello di carte alla prima folata di vento. Lasciandola nuda e impaurita a dover fare i conti con una realtà molto più difficile del previsto. Con dei pregiudizi che rischiano di far star male la persona che ama da sempre. 



Valeria ha il cancro. Una schiera di amici che la amano e che gli stanno vicino, ma ha perso il suo compagno. Quando ha saputo della sua malattia, ha deciso che per lui era troppo e che non era in grado di sopportarlo. Ha preferito abbandonarla piuttosto che stare in silenzio ma farla sentire amata e dirgli "andrà tutto bene". 


"La nostra fragilità si vede nell'erba che germoglia tra le crepe del cemento, proprio dove non dovrebbe crescere. Paziente, dignitosa e selvaggia. Non ha criterio e non risulta classificabile per i botanici, eppure non si ferma, non si lascia arrestare dalla morsa umana. E' bella, respira di vita incontaminata e individuale."

Ho letto tutto d'un fiato questo romanzo. Sono rimasta conquistata dalla storia, così lontana dai soliti romance, ma così vicina alla realtà. Ho apprezzato la forza delle due protagoniste, a conferma di quanto le donne sia straordinarie e meravigliose. Siamo tutte delle guerriere, l'importante è capirlo e non farci tarpare le ali da chi dice di amarci ma poi non lo fa. Il mio pensiero corre però anche al marito di Fosca. Magari dovrei odiarlo per aver taciuto così tanto, ma non ci riesco. Io voglio credere nella sua buona fede e nel fatto che realmente lui non sapesse cosa fare. E' stato messo a tacere nel momento in cui era un suo diritto capire chi era, e si è costruito un'immagine e una vita su quello che gli altri volevano da lui. Forse ha aspettato troppo tempo per dire la verità, ma fare un passo importante e poi tirarsi indietro.. sarebbe stato peggio. Molto, molto peggio. Perché sia a lui che  a Fosca sarebbe rimato il dubbio e una vita vissuta a metà. 

"Cosa succede? Non stai bene?"
"No, no... è solo che non ci sono abituata."
"A cosa?"
"Agli uomini che restano. Sei così luminoso che faccio fatica a guardarti."

Se non avete ancora letto questo libro, inseritelo nella WL. Vi terrà compagnia in questa estate un po' capricciosa. 


Un bacio, 

Angela 

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