"Infinite volte" di Brittainy C. Cherry, recensione

Ben trovati readers ❤

L'autrice di cui vi parlo oggi, non ha bisogno di troppe presentazioni. Negli ultimi anni si è affermata più volte scalando le classifiche, e anche in Italia ha raggiunto risultati incredibili. Con il suo ultimo libro, quello di cui vi parlo oggi, ha confermato il suo stile narrativo e sorpreso per la capacità che ha di trattare temi importati in maniera delicata e giusta. 

Trama 

C’era una volta un ragazzo, e io lo amavo. Logan Francis Silverstone e io eravamo davvero agli antipodi. Mentre io mi scatenavo, lui rimaneva immobile. Lui era silenzioso e io il tipo che non riesce a smettere mai di parlare. Vederlo sorridere era quasi un miracolo, mentre era impossibile vedere me anche solo con le sopracciglia aggrottate. La sera in cui ho visto con i miei occhi il buio dentro di lui, non sono riuscita a distogliere lo sguardo. Insieme eravamo due metà che non diventano mai davvero una cosa sola. Insieme eravamo un dieci e lode e un sette in condotta allo stesso tempo. Eravamo due stelle che brillavano nel cielo notturno, alla ricerca di un desiderio, di un domani migliore. Fino al giorno in cui l’ho perso. È stato lui a buttare via tutto ciò che eravamo, e l’ha fatto in un solo momento. Senza pensare che ci avrebbe cambiato per sempre.

C’era una volta un ragazzo, e io lo amavo. E per alcuni momenti, brevi respiri, pochi sussurri, addirittura attimi, penso che mi abbia amata anche lui.

Recensione 

Ho aspettato con ansia l'uscita di un nuovo romanzo della Cherry. Dopo avermi conquistata con "L'amore arriva sempre al momento sbagliato", ammaliata con "Ti amo per caso", si è aggiudicata un posto fisso nelle mie autrici preferite con "Infinite volte". 

"Perché alla fine della giornata, siamo tutti perduti. Siamo tutti ammaccati. Stiamo pieni di cicatrici. Siamo tutti a pezzi. Stiamo solo tutti cercando di capire cos'è la vita. A volte provi un'infinita solitudine, ma poi ti ricordi del tuo gruppo di appartenenza, della tua tribù. Di quelle persone che a volte ti odiano, ma non possono smettere di amarti." 

"Infinite volte" non è una storia d'amore, o almeno non è solo quello. E' una storia composta da sofferenza, da persone che non meritano di essere definiti genitori, di dipendenze atroci come la droga, e di persone che ti salvano anche quando non vorresti essere salvato. 

Pur non entrando nei particolari più vividi, la Cherry ha saputo caratterizzare le scene e i personaggi nella maniera giusta per renderli  il più reali possibili. Ha trattato temi delicati e difficili con la giusta attenzione e il giusto rispetto che un lettore si aspetta da un romanzo. 

"Hai fatto in modo che ti amassi. E io ti ho amato intensamente, perché non conosco altro modo. Ti ho amato con tutto me stesso, perché mi hai fatto sembrare questa vita un po' più degna di essere vissuta." 

I suoi personaggi hanno tutti una storia che merita di essere raccontata, e se da soli già sono belli, insieme sono indimenticabili. 

Alyssa è una combattente nata. Dove altri non averebbero visto altro che problemi e guai, lei riesce a scorgere amore, lealtà e passione. Anche quando tutto sembra finito, lei continua a lottare per ciò in cui crede e non si arrende. 

Logan, dopo una decina di capitoli mi ricordava una fenice. Che muore bruciata per rinascere dalle sue ceneri più forte e bella di prima. Lui fa così, deve arrivare a toccare il fondo, bruciarsi, per decidere di lasciare la sua ruota da "criceto" e andare avanti. (E chi ha letto il libro si ricorderà benissimo come lo definisce Alyssa). 

Kellan è il fratello maggiore che tutti vorrebbero avere. Non dà peso a tutte le stronzate che suo fratello minore riesce a combinare. Cerca più volte di riportarlo sulla retta via, ma alla fine capisce che una persona non può essere aiutata fino a quando non lo desidera davvero. 

Ho visto nella madre di Logan e Kellan una vittima. Una vittima di giochi psicologici che a volte riescono a ferire di più di uno schiaffo in pieno viso. Una donna che vorrebbe amare i suoi figli, ma che non riesce a farlo per le troppe scelte sbagliate che ha fatto. Non che questo giustifichi il suo comportamento o lo renda più accettabile, però credo che in un contesto diverso, con amicizie diverse, sarebbe diventata una persona migliore e forse non è  troppo tardi per provare  cambiare. 

Il padre di Logan... non mi esprimo a riguardo se non con un appellativo "verme". E' un verme che non riesce a sentirsi soddisfatto e priva chiunque della felicità. Un po' come i dissennatori di Harry Potter! ( Si vede che è stata la mia lettura precedente!!) 

Di solito mi piace inserire un riassunto della trama nella recensione di un libro, ma questa volta ho preferito evitare pur di non darvi spoiler... 

"C'è tanta meraviglia nel mondo, ma invece di sbattercene e prenderci il tempo per capire che siamo tutti molto, molto piccoli in un posto molto, molto piccolo, ci piace fingere che siamo i dominatori di tutto l'universo. Ci piace sentirci grandi." 

"Infinite volte" è stata una lettura intensa e dolce al tempo stesso. Se c'è una cosa che ho imparato da Logan e da tutti loro, è che noi non siamo i nostri errori passati. Non possiamo lasciare che una serie di scelte sbagliate ci condizionino per sempre. Siamo tutti in grado di cambiare il nostro futuro, in meglio. 

Se non avete ancora letto niente della Cherry, vi consiglio caldamente di dare un'opportunità a questa talentuosa autrice. Se invece l'amate, ma non avete ancora letto il suo ultimo romanzo, correte comprarlo e iniziatelo il prima possibile perché merita davvero tanto. 

Il terzo volume della serie "Element", si intitolerà "Un posto accanto a te" e uscirà il 2 novembre. Inutile dirvi che è già inserito nei libri da comprare ;) 

Un bacio, 

Angela ❤

P.s: scusate la lunghezza, ma di meno non sono riuscita a scrivere!!