12 novembre 2015

"Sei il mio sole anche di notte" di Amy Harrow - Recensione


Titolo: Sei il mio sole anche di notte
Autore: Amy Harrow
Editore: Newton Compton Editore 



Giudizio: INDIMENTICABILE











Le emozioni fanno da padrone questo libro. Le lacrime accompagnano la parte finale. E semplicemente questi ragazzi ti entrano dentro e ti insegnano tante cose.


Questo libro mi ha toccato in una maniera che non ritenevo possibile. Negare o nascondere non avrebbe senso, anche perchè dietro il computer posso essere me stessa.


Io cono cresciuta con la "sindrome della ragazza brutta" e fino a qualche anno fa avevo tante di quelle cicatrici dentro, da non riuscire a capire quando sia cambiata, in tutti i sensi.


Mi sono sempre nascosta dietro i libri, perchè stare a contatto con le persone mi metteva terribilmente a disagio. Poi pian piano ho iniziato ad accettarmi. Sono dimagrita più di 20 chili, il mio aspetto è cambiato e anche se non tutte le ferite si sono chiuse, sono fiera di ciò che sono diventata.


Dedico questa recensione e questo libro a tutte quelle persone che si sentono sbagliate solo perchè non rispettano i "canoni" imposti dalla società.


Spero che ognuno di voi possa trovare la strada per sbocciare, per passare da Brutto Anatroccolo a Cigno meraviglioso.






Trama


Ambrose Young è bellissimo, alto, muscoloso, con lunghi capelli che gli arrivano alle spalle e uno sguardo che brucia di desiderio. Ma è davvero troppo per una come Fern Taylor. Lui è perfetto, il classico protagonista di quei romanzi d’amore che Fern ha sempre adorato leggere. E lei sa bene di non poter essere all’altezza di un ragazzo del genere… Ma la vita a volte prende pieghe inattese. Partito per la guerra dalla piccola cittadina di provincia in cui i due giovani sono cresciuti, Ambrose tornerà trasformato dalla sua esperienza in prima linea: è sfigurato nei lineamenti e profondamente ferito nell’anima. Fern riuscirà ad amarlo anche se non è più bello come prima? Sarà in grado di conquistarlo? Saprà curarlo e ridargli la fiducia in sé? Versione moderna de La bella e la bestia, il nuovo romanzo di Amy Harmon – dopo il grande successo di I cento colori del blu – ci dimostra che in ognuno di noi convivono una parte mostruosa e una meravigliosa creatura e che solo l’amore può essere capace di farle andare d’accordo. 


Recensione 



Non l'ho mai fatto, ma sento il dovere di farlo, anche perchè non vorrei che un personaggio così bello, così importante passi in secondo piano perchè non è il protagonista. 

Si, non sono stati i due prontagonisti ad entrare per primi nel mio cuore, ma Bailey. 
Il suo è uno di quei personaggi, che possono insegnare tanto, anche stando nelle retrovie. 

Bailey è il cugino di Fern. E' affetto da una grave malattia che lo costringerà fin da piccolo ad accettare che morirà prima degli altri, che non potrà correre, fare lotta o fare tutto quello che fanno i ragazzi della sua età. 

Ora immaginiamo un bambino di 10 anni che scopre di non poter invecchiare, di non poter sognare una famiglia, di non avere un futuro come tutti gli altri. Deve essere atroce. Ma lui lo accetta. Lui si accetta. Rende tutte le esperienze un insegnamento. Diventa il punto di riferimento per tantissime persone. Per i suoi genitori, per i suoi amici ma soprattutto per Fern. 

Loro si potrebbero considerare gemelli siamesi. Perchè sono legati in un modo che non si riesce ad immaginare. Crescono insieme, diventano migliori amici e stabiliscono una connessione tra di loro. 

Fern diventa la sua mamma. Perchè lo aiuta a fare le cose più semplici quando lui non è più in grado di fare. Lo veste, lo accompagna in giro e lo fa sentire il più possibile normale. Non da peso alla sua malattia e lo accetta com'è senza pensare che è su una sedia a rotelle. 

Mentre Bailey diventa un grande saggio nei panni di un ragazzo. Diventa un leone nei panni di un uccellino ferito. Riesce a trasmettere più sicurezza di quella che in realtà ha. Non si fa fermare dalla sua malattia, ma cerca e crea sempre un modo nuovo per raggirarla per quanto possibile. 

Merita tutto il mio rispetto, la mia stima, anche per come va a finire la sua storia. 



"Non è bella come Rita. Avrà bisogno dell'apparecchio, ma è ancora così piccola e ha quasi tutti denti da latte. Forse, quando tutti i denti permanenti saranno cresciuti non sarà così male."La madre di Fern rise. "Mi chiedo se sia gelosa di Rita. Finora, non sempbra rendersi conto delle loro differenze fisiche" "La nostra buffa Fernie"

Ora passiamo alla storia principale.

Io non la definirei una storia d'amore, perchè sarebbe come offendere tutta la grandezza e la profondità che c'è dietro.


E' un libro profondo, che tratta temi troppo importanti per non parlarne.

L'accettazione di se stessi, il coraggio di cambiare, la guerra e tutte le ferite che comporta. Il passare da "brutto anatroccolo" a "cigno meraviglioso" e viceversa.

E' una storia che insegna. Ci insegna come la realtà possa segnare le persone e quando quest'ultimè possano essere cattive.


Fern da sempre si considera brutta. Le sue uniche sicurezze sono suo cugino e le storie che scrive. Come tutte le ragazze alla sua età si innamora. E lo fa del più bello e popolare della scuola. 

Ma lui non la vede. Sa si è no come si chiama eppure molto presto scoprirà che dietro quella ragazza si nasconde un'anima bellissima che merita solo di essere scoperta.

Finita la scuola Fern viene assunta in un supermercato della sua città mentre Ambrose si arruola nell'esercito insieme ai suoi amici di sempre.




"Però ascoltami bene. I più fortunati sono quelli che non tornano indietro. Mi hai sentito?"


Tornano indietro chiusi in delle bare. L'unico che si salva è Ambrose, ma dentro è morto. Il suo aspetto non è più come prima e dentro si sente vuoto,finito. Si sente in colpa per la morte dei suoi amici e una volta tornato nel suo paesino non si fa vedere da nessuno.  Lavora di notte e il giorno sta chiuso dentro casa. 


Sembra aver perso tutto, ma delle frasi scritte sulla lavagna del panificio gli fanno capire che c'è qualcuno che non lo trova cambiato. Che guardando il suo volto non lo ritiene un mostro ma una persona meravigliosa.


Inizia così il percorso tra Fern e Ambrose. Di avvicinano per allontanarsi. Si allontanano per avvicinarsi ancora di più.




"I wrote tour name across my heart so we could be together, so i could hold you close to me and keep you there forever".

Io non ho altro da aggiungere se non: leggetelo, leggetelo e leggetelo.


Ne vale davvero la pena. 


Ragazze e ragazzi io vi saluto e vista l'ora vi auguro buon pranzo! 


Angela :-* 









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