26 novembre 2015

"Non avevo scelta" di Donna F. Mabry - Recensione


Titolo: Non avevo scelta
Autrice: Donna Foley Mabry
Editore: Newton Compton Editori 

Giudizio: Un libro per la vita..












Credo che questo sia uno di quei libri che almeno una volta nella vita tutti dovrebbero leggere, specialmente i più giovani. La verità, il passato, la vita si mescolano in un modo talmente preciso, talmente vero da far paura. Ma la cosa che più spaventa secondo me è il coraggio di questa piccola grande donna che non si è mai arresa. Ha visto morire tutti i suoi figli tranne uno. Ma ha sempre trovato la forza per andare avanti.



Trama

«Era il 1906, avevo appena quattordici anni, ed era il giorno del mio matrimonio. Mia sorella maggiore, Helen, venne in camera mia, mi prese per mano e mi fece sedere sul letto. Aprì la bocca per dire qualcosa, poi arrossì e si voltò a guardare fuori dalla finestra. Dopo qualche istante, mi strinse la mano e tornò a guardarmi negli occhi. Abbassò lo sguardo e disse: “Sei sempre stata una brava ragazza, Maude, e hai sempre fatto quello che ti dicevo. Tra poco sarai una donna sposata, e a casa comanderà lui. Stasera, quando vi ritirerete dopo la festa, qualsiasi cosa voglia farti, tu dovrai permetterglielo. Hai capito?”. Non capii, ma annuii comunque. Mi sembrava strano, come molte altre cose. Avrei fatto come diceva lei. Non avevo scelta, proprio come quando ero nata».

Recensione

E' un libro per la vita. E' uno di quei libri che una volta iniziato non ti lasciano andare. Ti tengono con lo sguardo incollato alle parole fino alla fine.

La verità, la profondità, la disgrazia, la crudeltà. C'è tutto qui dentro. Ogni singola parola è stata scritta in maniera perfetta.

Non credo che scrivere o raccontare della trama sia la cosa più giusta da affrontare, perchè non è una storia, è una vita. E' la vita di una donna che non ha mai smesso di amare. Che ha conosciuto il dolore in tutte le sue forme e la gioia vera pochissime volte nella vita. Talmente poche che si possono contare sulla punta delle dita, eppure è riuscita ad andare avanti fino alla fine. Ha avuto il coraggio di compiere scelte difficile e uscirne sempre a testa alta.

Ha iniziato fin da giovane a capire che la vita non era giusta, che non si risparmia, che non si volta dall'altro lato per farti respirare e se lo fa molte volte poi vuole qualcosa indietro.

Avevo paura che il signore mi punisse per ciò che provavo. Il bambino di cui Helen era tanto entusiasta era morto, mia madre era morta, mio padre era morto. Com'era possibile che Dio ci facesse questo, se ci amava?


Ha perso i suoi genitori piccolissima, ha visto morire il primo figlio della sorella. Ha perso il suo vero amore e ha perso i suoi di figli. Uno dietro l'altro, come se la morte stesse li ad aspettare quel tanto da farla guarire per poi colpirla ancora e ancora. Finché la morte non ha portato via lei.

Ero già stata orfana, moglie e madre. Adesso ero una vedova. E avevo compiuto sedici anni da soli tre mesi.


Questa donna ha avuto il coraggio di raccontare delle verità alla nipote che molti non avrebbero mai ammesso. E la nipote ha avuto a sua volta il coraggio di raccontare anche una parte della sua vita tra le righe del libro.

Quale madre ammetterebbe di non amare allo stesso modo i suoi figli? Di non riuscire a provare per loro amore incondizionato?

Credo che storie come questa nella realtà e soprattutto nel passato ce ne siano tante. E tutte dovrebbero essere raccontate.

Ci sono state e ci sono milioni di donne come Maude che vorrebbero gridare al mondo tutto quello che hanno passato e soprattutto ci dovrebbero essere più nipoti come Donna.

Donna ha reso al mondo una storia di cui si parlerà sempre. Ha donato all'umanità un esempio che troppe volte manca.

E' un libro che dovete leggere. Tutte le parole non vi faranno mai capire fino il fondo la storia. Non riuscirete mai ad immaginarvi la casa bruciata, il marito morto, la casa nuova, la morte della prima figlia.

Io spero con tutto il cuore che questo libro diventi un film, perchè vale ogni secondo, ogni istante.

Un bacio,

Angela. 

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